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Calcificazioni: Come trattarle con le Onde d'Urto

  • Immagine del redattore: Stefano Bergonti
    Stefano Bergonti
  • 23 set 2024
  • Tempo di lettura: 6 min

Aggiornamento: 2 feb

Le calcificazioni sono depositi anomali di calcio che si formano nei tessuti molli del corpo, come muscoli, tendini e legamenti. Questi depositi accrescendosi possono provocare dolore, infiammazione e limitazioni nei movimenti, specialmente quando coinvolgono aree soggette a sollecitazioni meccaniche, come il calcagno o la spalla.


Cosa sono e come si formano le calcificazioni?

Le calcificazioni si verificano quando il calcio, normalmente disciolto nel sangue e nei fluidi corporei, si accumula nei tessuti. Questo fenomeno può essere dovuto a vari fattori, tra cui:


  • Squilibri del pH: Un pH sanguigno alcalino (localmente più alto di 7,5) può favorire la precipitazione dei sali di calcio nei tessuti molli. Questa condizione può derivare semplicemente da precedenti infiammazioni che non provocano dolore ma che ne innescano la reazione a catena. Possono inoltre derivare però da disfunzioni metaboliche, problemi renali o malattie croniche.


  • Infiammazioni o microtraumi: Le aree che subiscono traumi ripetuti o infiammazioni croniche tendono a subire un’alterazione nei processi di guarigione, portando alla formazione di depositi di calcio, specialmente nei tendini.


  • Fattori microbiologici e locali: Le calcificazioni possono formarsi in aree come il calcagno (spesso a causa di problemi come la fascite plantare) o i tendini della spalla (nella cosiddetta tendinite calcifica), dove l'elevato stress meccanico e l’infiammazione cronica favoriscono la cristallizzazione del calcio.


Come si trattano le calcificazioni?

Il trattamento delle calcificazioni dipende dalla loro localizzazione, dalla gravità dei sintomi e dalla risposta del paziente. In molti casi, le calcificazioni si risolvono spontaneamente, ma quando causano dolore persistente o limitazione della funzionalità, è necessario un intervento terapeutico.


Tra le opzioni più efficaci ci sono:

  1. Terapia conservativa: Riposo, applicazione di ghiaccio e farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) possono alleviare i sintomi nelle fasi acute. Qui 👈 l'articolo completo per approfondire.

  2. Fisioterapia: Tecniche manuali e esercizi mirati possono migliorare la mobilità delle aree coinvolte e ridurre l'infiammazione.

  3. Onde d'urto: Una delle terapie più innovative e mirate per trattare le calcificazioni è l’utilizzo delle onde d’urto, una metodica non invasiva che favorisce la frammentazione e il riassorbimento dei depositi di calcio.


Cosa sono le onde d'urto?

Le onde d'urto sono impulsi meccanici ad alta energia che vengono trasmessi tramite un manipolo ai tessuti del corpo per stimolare i processi di riparazione. Sono particolarmente efficaci nel trattare le calcificazioni perché agiscono direttamente sui depositi di calcio, frammentandoli o "smussandoli" e favorendo il loro riassorbimento da parte dell'organismo.


Onde D'Urto Focali e Radiali

Esistono due tipi principali di onde d’urto utilizzate in fisioterapia:

  • Onde d'urto focali: Hanno un'azione precisa e penetrano più in profondità nei tessuti. Sono ideali per il trattamento di calcificazioni di grandi dimensioni o localizzate in profondità, come quelle del tendine d’Achille o della spalla. Le onde focali generano un’alta energia concentrata su un punto specifico, il che le rende particolarmente efficaci per stimolare la disgregazione dei depositi calcifici.


  • Onde d'urto radiali: Hanno un effetto più superficiale e diffuso. Vengono utilizzate per trattare aree più ampie e meno profonde, come i tessuti muscolari e tendinei. Le onde radiali sono meno concentrate rispetto a quelle focali, ma sono ugualmente efficaci per trattare calcificazioni più superficiali o infiammazioni generalizzate, come nel caso della fascite plantare.


Entrambe le tipologie di onde d'urto sono efficaci, e la scelta tra l’una o l’altra dipende dalla specifica condizione clinica del paziente e dalla profondità dei depositi calcifici da trattare.


Ma come fanno queste onde a eliminare le calcificazioni e a stimolare i processi biologici riparativi?

Quando l’onda meccanica attraversa i tessuti, esercita una pressione sui punti critici della zona trattata, come i depositi di calcio o le aree infiammate. Il picco di pressione generato dall'onda provoca:


  1. Frammentazione meccanica: I depositi calcifici nei tendini o nei tessuti molli vengono colpiti direttamente dalle onde, che creano delle microfratture nei cristalli di calcio. Questo porta alla disgregazione progressiva della calcificazione, facilitando il riassorbimento del calcio da parte dell’organismo attraverso il sistema linfatico.

  2. Stimolazione della guarigione biologica: Le onde d’urto aumentano la circolazione sanguigna locale e stimolano la produzione di sostanze biochimiche come i fattori di crescita. Questo meccanismo favorisce il rinnovamento delle cellule danneggiate e accelera la riparazione dei tessuti infiammati.

  3. Riduzione dell'infiammazione: L’effetto meccanico delle onde attiva una risposta antinfiammatoria locale. L’aumento della microcircolazione porta più ossigeno e nutrienti ai tessuti, riducendo l’infiammazione cronica che spesso accompagna le calcificazioni o le lesioni tendinee.


Posologia medica delle onde d'urto

La frequenza e il numero di sessioni dipendono dalla gravità delle calcificazioni e dalla risposta del paziente al trattamento. In generale, il ciclo di onde d'urto consigliato prevede:

  • Numero di sedute: In media, si consiglia un ciclo di 3-5 sedute, distanziate di una settimana ciascuna. Questo intervallo permette al corpo di attivare i processi di guarigione stimolati dalle onde d'urto.

  • Durata della sessione: Ogni seduta dura dai 10 ai 20 minuti, a seconda della dimensione e della profondità della calcificazione e dalla risposta del paziente.

  • Energia e intensità: L’intensità delle onde d'urto viene regolata in base alla tolleranza del paziente e alla profondità del problema. Inizialmente si può partire con un'energia più bassa per poi aumentarla gradualmente.


Tempi di guarigione con le onde d'urto

I tempi di guarigione variano a seconda della gravità della calcificazione, della risposta del paziente al trattamento e della terapia adottata. In genere, si osservano miglioramenti significativi già dopo 3-5 sedute di terapia con onde d'urto, con una riduzione del dolore e una progressiva disgregazione dei depositi di calcio.


  • Onde d'urto focali: I tempi di recupero sono generalmente più rapidi, soprattutto per le calcificazioni più profonde, con miglioramenti evidenti nelle prime 2-3 settimane.

  • Onde d'urto radiali: In caso di trattamento di calcificazioni superficiali o tendiniti associate, il miglioramento può essere più graduale, con una guarigione completa entro 6-8 settimane.


In ogni caso, il trattamento con onde d'urto è una delle soluzioni meno invasive e più efficaci per affrontare calcificazioni e problemi correlati, evitando spesso la necessità di interventi chirurgici.


Controindicazioni delle onde d'urto

Nonostante la loro efficacia, le onde d'urto non sono indicate in alcuni casi. Le principali controindicazioni includono:


  • Gravidanza: Le onde d'urto non sono raccomandate durante la gravidanza, poiché l'effetto delle onde acustiche sul feto non è ancora ben conosciuto.

  • Disturbi della coagulazione: I pazienti con problemi di coagulazione del sangue, come emofilia o l'uso di anticoagulanti, devono evitare il trattamento con onde d'urto, poiché potrebbe aumentare il rischio di emorragie.

  • Tumori o infezioni locali: Non è consigliato applicare onde d'urto su aree affette da tumori maligni o infezioni gravi, poiché potrebbero aggravare la situazione.

  • Pacemaker o impianti elettronici: I pazienti con dispositivi elettronici interni come pacemaker devono prestare attenzione, poiché le onde d'urto potrebbero interferire con il loro funzionamento.

  • Osteoporosi avanzata: la fragilità ossea causata dalla malattia aumenta il rischio di microfratture. Le onde d'urto, generando impulsi meccanici ad alta energia, potrebbero danneggiare ulteriormente le ossa già indebolite, compromettendo la stabilità ossea e aggravando la condizione.


Inoltre, non è consigliabile trattare aree vicino a ossa di crescita nei bambini e adolescenti, poiché potrebbe interferire con il normale sviluppo osseo.


Le Onde d'Urto Fanno Male?

Nonostante il timore comune, le onde d'urto non sono dolorose come molti credono. Durante il trattamento, è normale avvertire una sensazione di fastidio, soprattutto nelle prime sedute, ma il livello di intensità delle onde può essere regolato in base alla tolleranza del paziente. In realtà, la maggior parte delle persone riferisce una sensazione di sollievo dopo le prime sessioni. Le onde d'urto stimolano i processi di guarigione naturale del corpo e, pur essendo efficaci, non causano dolori insopportabili. Si tratta di un trattamento sicuro e ben tollerato, anche per chi teme fastidi intensi.


Conclusioni

Le calcificazioni possono essere una fonte significativa di dolore e limitazioni funzionali, ma grazie ai progressi nella fisioterapia, esistono opzioni efficaci come le onde d'urto, che offrono un trattamento non invasivo e mirato.

Se soffri di calcificazioni o dolore correlato, puoi scrivermi su WhatsApp per una consulenza personalizzata.


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Numerosi studi scientifici dimostrano l'efficacia delle onde d'urto nel trattamento delle calcificazioni e delle patologie tendinee. Eccone tre particolarmente rilevanti:


  1. Rompe JD et al. (2007) - Shock wave therapy for calcific tendinitis of the shoulder: A double-blind randomized controlled trial. Questo studio ha evidenziato come le onde d'urto focali siano estremamente efficaci nel trattamento della tendinite calcifica della spalla, con un miglioramento significativo del dolore e della funzionalità in oltre l'80% dei pazienti.

  2. Gerdesmeyer L et al. (2003) - Radial shock wave therapy is safe and effective in the treatment of chronic plantar fasciitis: Results of a prospective, randomized, placebo-controlled trial. Lo studio ha dimostrato come le onde d'urto radiali siano efficaci nel trattamento della fascite plantare cronica, con una riduzione significativa del dolore dopo sole 3-5 sedute.

  3. Wang CJ et al. (2001) - Extracorporeal shockwave therapy for chronic calcific tendinitis of the shoulder: a prospective clinical study. Questo studio clinico ha evidenziato come la terapia con onde d'urto focali abbia portato a un miglioramento clinico duraturo nei pazienti con tendinite calcifica, favorendo la frammentazione dei depositi di calcio e riducendo il dolore nel tempo.


 
 
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